Risparmiare e spendere: il primo “superpotere” finanziario dei giovani homeschooler e non solo!
Se pensi che il primo concetto di educazione finanziaria per un bambino sia “metti da parte qualche spicciolo della paghetta”, sappi che… noi homeschooler viviamo in un universo parallelo.
Ma anche in questo caso non si tratta in realtà di un universo parallelo, ma della corretta strada da seguire, anche se come sempre tutti gli altri seguono una strada tradizionale.
La paghetta?
Carina come idea, peccato che rischia di creare un’abitudine subdola: aspettare soldi fissi come un mini‐stipendio, invece di chiedersi…
Come posso creare valore per ottenerli?
Ecco perché, invece del classico rito del “venerdì ti do cinque euro”, preferiamo insegnare ai nostri figli qualcosa di più sano, dinamico e – diciamolo – molto più vicino alla realtà.
1. Se hai soldi, organizza.
Ogni volta che ti ritrovi qualche moneta o banconota (regalo dei nonni, vendita della collezione di sassi “super rari”, pagamento per un micro‐servizio inventato da te…), dividila in due categorie semplicissime:
- Adesso: ciò che vuoi comprare subito.
- Dopo: ciò che vuoi ottenere mettendo via i soldi per qualcosa di più grande.
È come avere due scatole mentali: una per “voglio questa cosa ORA” e una per “voglio questa cosa DAVVERO”.
2. Se non hai soldi… fai la domanda giusta, la domanda di qualità!
Non “quando mi danno la paghetta?”, ma
“Come posso creare valore per ottenere denaro da gestire?”
Questa è la mentalità che cerchiamo di coltivare: non aspettare, ma agire, inventare, proporre, costruire.
(Spoiler: questo sarà proprio il tema del prossimo articolo — come aiutare un bambino a creare valore reale, anche senza vendere limonate davanti al garage.)
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